Dawn rivela nuove caratteristiche della superficie di Vesta

Raggi luminosi dal cratere Canuleia. Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/UMD.

La sonda spaziale Dawn della NASA ha rivelato dettagli inaspettati sulla superficie del gigantesco asteroide Vesta. Nuove immagini e nuovi dati evidenziano la diversità della superficie di Vesta e rivelano alcuni aspetti inconsueti delle caratteristiche geologiche, alcune delle quali non sono sono mai state osservate prima sugli asteroidi.

Questi risultati sono stati discussi e presentati alla conferenza Lunar and Planetary Science a Woodlands, Texas.
Vesta è uno degli oggetti più luminosi del sistema solare e l’unico asteroide nella Fascia degli Asteroidi compresa tra Marte e Giove visibile ad occhio nudo dalla Terra. Dawn ha trovato che alcune aree di Vesta possono essere quasi due volte più brillanti delle altre, rivelando degli indizi sulla storia dell’asteroide.

Chiazze luminose vicino a Marcia. Immagine ottenuta da Dawn della NASA in orbita attorno a Vesta. Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/UMD.

“La nostra analisi mostra che questo materiale luminoso proviene da Vesta e ha subito pochi cambiamenti dal momento che la formazione dell’asteroide è avvenuta oltre quattro miliardi di anni fa” ha affermato Jian-Yang Li, ricercatore coinvolto nella missione Dawn all’Università del Maryland, a College Park. “Siamo ansiosi di saperne di più su questi minerali che compongono il materiale e su come la superificie di Vesta sia arrivata a quella attuale”.

Le aree luminose sono distribuite ovunque sulla superficie di Vesta, ma sono prevalenti nelle zone interne ed esterne ai crateri. Le loro dimensioni variano da alcuni metri fino a circa 16 chilometri di diametro. Le rocce che si schiantano sulla sua superficie  sembrano essere non solo esposte a questo materiale luminoso ma hanno anche la capacità di diffonderlo. Il processo di impatto può aver mescolato il materiale luminoso con quello della superificie più scura.

Un cratere con dei raggi scuri e varie macchie sulla superficie di Vesta ripreso da Dawn della NASA. Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/UMD.

Mentre i ricercatori hanno osservato delle variazioni di luminosità in precedenti immagini di Vesta ottenute dall’Hubble Space Telescope della NASA, i ricercatori che fanno parte del progetto Dawn non si aspettavano una così ampia varietà di distinte incrostazioni scure sulla sua superficie. I materiali scuri su Vesta possono apparire di colore grigio scuro, marrone e rosso. Qualche volta appaiono come depositi piccoli, ben definiti intorno ai crateri d’impatto. Essi possono anche sembrare come dei grandi depositi simili a quelli che circondano i crateri d’impatto e sono stati chiamati “pupazzi di neve”.

“Una delle sorprese è stata la materia scura non distribuita in modo casuale” ha affermato David Williams, ricercatore che partecipa alla missione Dawn dell’Arizona State University, a Tempe. “Questo suggerisce che la geologia sottostante viene a determinare quanto si verifica”.

I materiali scuri sembrano essere legati agli impatti e alle loro conseguenze. I ricercatori ipotizzano che asteroidi ricchi di carbonio possono aver impattato su Vesta a velocità basse sufficienti da produrre alcuni dei più piccoli depositi senza modificare la superficie.

Asteroidi di alte velocità potrebbero aver colpito la superficie di Vesta e sciolto la crosta vulcanica basaltica, oscurando il materiale esistente sulla superficie. Questo agglomerato fuso è evidente nelle valli e sui fondali dei crateri d’impatto, sulle colline e sui crinali;  materiale sottostante più recente e più luminoso  è materiale che è stato espulso dalla superficie a causa di un impatto con oggetti rocciosi.

I materiali più scuri su Vesta suggeriscono che giganteschi asteroidi abbiano preservato dei materiali antichi dalla fascia degli asteroidi e anche oltre, forse sin dalla nascita del sistema solare.

Aree estremamente luminose riprese sulla superficie di Vesta dalla sonda Dawn. Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/UMD.

“Alcune di queste collisioni furono così intense da sciogliere la superficie” ha affermato Brett Denevi, ricercatore che partecipa alla missione Dawn presso il Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory a Laurel, Meryland. Quella della fusione della superficie è sicuramemte uno dei ritrovamenti più importanti di questi giorni. “Eventi di fusione come questi erano stati sospettati, ma non si erano mai osservati su un asteroide” ha concluso Denevi.

Dawn è stato lanciato nel settembre 2007. Raggiungerà la sua seconda destinazione, Cerere nel febbraio 2015.

“L’ambiziosa esplorazione di Dawn di Vesta sta andando a meraviglia” ha affermato Marc Rayman, ingegnere capo di Dawn presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, a Pasadena, California. Una gran mole di dati sta arrivando al JPL, che svelano il sorprendente volto di Mercurio con i suoi paesaggi alieni e inospitali.

Per guardare le ultime immagini di Vesta ottenute da Dawn:  http://www.nasa.gov/dawn e http://dawn.jpl.nasa.gov .

Fonte JPL-NASA: Dawn Sees New Surface Features on Giant Asteroid- http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2012-082

~ di Sabrina su 5 aprile 2012.

2 Risposte to “Dawn rivela nuove caratteristiche della superficie di Vesta”

  1. […] Dawn rivela nuove caratteristiche della superficie di Vesta – https://tuttidentro.wordpress.com/2012/04/05/dawn-rivela-nuove-caratteristiche-della-superficie-di-ve… Temperature misurate su un cratere di Vesta – […]

  2. […] Dawn rivela nuove caratteristiche della superficie di Vesta – https://tuttidentro.wordpress.com/2012/04/05/dawn-rivela-nuove-caratteristiche-della-superficie-di-ve… Temperature misurate su un cratere di Vesta – […]

Lascia un commento