La velocità finita della luce e la posizione delle stelle in cielo

Cartwheel Galaxy.

 

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Ma c’è un terzo fenomeno importante che altera la posizione reale della stella in cielo: la distanza delle stelle e la velocità della luce. La luce che proviene dalle stelle viaggia alla velocità di circa 300.000 km/s. Per esempio, a questa velocità si può andare da Torino a Palermo in circa 1/300 di secondo; la luce riflessa della Luna ci arriva in poco più di un secondo, quella emessa dal Sole in circa 8 minuti e 20 secondi; noi vediamo il Sole con un ritardo di otto minuti; la luce che ci proviene dal pianeta nano Plutone impiega circa cinque ore e mezza.

Le stelle sono tutte molto più distanti dei corpi del sistema solare. Anche la più distante cometa appartenente alla nube di Oort dista da noi molto meno della stella più vicina, la Proxima del Centauro, a 4,3 anni luce di distanza circa.  Le dimensioni della Nube di Oort si possono stimare dell’ordine di 60 000-100 000 UA (1 UA = 1 Unità Astronomica= distanza media Terra-Sole = 150 000 000 km).

Le altre stelle sono molto più lontane e fra quelle che possiamo osservare ad occhio nudo ce ne sono alcune talmente distanti che la loro luce impiega migliaia di anni per arrivare a noi (e sono tutte stelle della nostra Galassia). Tra parentesi, sono solo tre gli oggetti che non appartengono alla nostra Galassia e che si possono osservare ad occhio nudo: le due Nubi di Magellano e la Galassia di Andromeda.

Riassumendo:

quando osserviamo il cielo osserviamo un cielo pieno di stelle la cui posizione viene alterata da vari effetti: rifrazione atmosferica, aberrazione e distanza delle stelle, che non sono tutti della stessa importanza e delle stesso effetto ma comportano tutti un ritardo che può variare da pochi anni alle molte migliaia.

Sabrina

~ di Sabrina su 5 gennaio 2011.

2 Risposte to “La velocità finita della luce e la posizione delle stelle in cielo”

  1. […] This post was mentioned on Twitter by Rosalba Cavaliere. Rosalba Cavaliere said: RT @TuttiDentro: Posizione stelle e C https://tuttidentro.wordpress.com/2011/01/05/la-velocita-finita-della-luce-e-la-posizione-delle-st … […]

  2. Complimenti mi piace molto il vostro sito, è molto professionale e per un dilettante come me crea una qualche soggezione: vengo alla domanda che vuole essere anche provocatoria. Se la relatività prevede che la gravità si trasmette alla stessa velocità della luce come si spiega che i dati relativi all’interazione gravitazionale che la strumentazione terrestre rileva continuano a confermarci l’istantaneità delle interazioni gravitazionali così come teorizzato da Newton ? Siamo sicuri che quando sono state eseguite le misure della velocità della luce ( mi riferisco a Roemer, Fizeau, Foucolt ) non sia stato commesso qualche errore concettuale e sostanziale pressati dalla necessità di eliminare le interazioni istantanee ? Non è certo un caso se subito dopo c’è stata la smentita del famoso esperimento di Michelson e succesivamente l’esperimento di Sagnac . Ma è stata la successiva teoria quantistica con il cruciale esperimento di Aspect, che cofermando quanto previsto con l’EPR ha di fatto sancito che le interazioni ottiche e gravitazionali in Natura sono istantaneamente localizzate. Le leggi della Natura vanno lette attraverso le sue manifestazioni fisiche e non possono essere interpretate a nostro piacimento. Essa si difende evidenziandoci i tanti paradossi che assillano le nostre attuali teorie fisiche e cosmologiche, falsate dalla presunta velocità della luce e della gravità. Un caro saluto da Angelo, che in questo caso fa la parte del diavolo. Lecce 16.1.2011

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